Ti è venuta un’idea.
Ci hai lavorato
giorno e notte.
Hai trascurato
impegni, appuntamenti. Persone.
Sei apparso
distante, ossessionato, sprofondato in riflessioni arcane.
Con entusiasmo
hai buttato giù la scaletta. L’hai corretta almeno diecimila volte. Hai delineato
personaggi, fatti, colpi di scena.
Hai cominciato a
scrivere. Con entusiasmo, consapevole di creare qualcosa di bello. Di inimitabile.
Poi, per una
maledetta curiosità, ti sei messo a fare una ricerca su internet. Ti è bastato
digitare l’argomento del tuo romanzo su Google per veder comparire una lista
interminabile di titoli. Hai aperto il primo. La sinossi sembra ripresa pari
pari dalla tua, cambia solo qualche dettaglio. Leggi un estratto. È scritto da
dio. Lo confronti col tuo e ti viene voglia di andare al bar ad ubriacarti, anche
se sono le undici di mattina.
La tua idea
adesso non sembra così buona. La scaletta è roba già vista. I personaggi sono
roba già vista. Ti chiedi quale editore vorrebbe mai pubblicare “una scialba
copia di”.
Chiudi Word ed
esci, pronto a fare a botte col primo che ti guarda storto. O a saltare da un
ponte.
Otto mesi di
lavoro buttati.
----------------------------------------
Poi una vocina dice: “Fregatene
e scrivilo lo stesso”.