Oggi, la verità si trova in un bicchier d’acqua. Oggi, la
verità si trova in un’istantanea del cielo, preferibilmente azzurro. Si trova
nel dialogo brillante di una serie TV, si trova nell’arguto paragrafo di un
romanzo, si trova (ancora meglio) nei 140 caratteri di un tweet.
Oggi la verità è diffusa. Come il virus che ha trasformato
la quasi totalità della popolazione mondiale in zombie nella serie “The Walking
Dead” (ma soffermiamoci un momento: e se i portatori della verità fossero i
morti che camminano e Rick e il suo gruppo fossero l’anomalia da sradicare?
Bene, ora che ci siamo soffermati, andiamo avanti).
Oggi la verità è sotto gli occhi di tutti. La verità in
tutte le sue sfumature (50, 150 contando i seguiti). È lì, non la vedi? Basta
leggerla, basta guardarla. Santo Cielo.
La televisione la trasmette 24/7. Accendi, sintonizza un
canale a caso. È lì. Ascolta la prima frase. Quella è la verità. Tanto vale
vivere la propria giornata di conseguenza. In serata ci sarà un’altra verità,
poi ci sarà la verità della notte (24/7, ricordate) e così via fino alla
mattina, fino a tutte le mattine che Dio manderà in Terra.
Non solo la verità è ovunque, in ogni bicchier d’acqua, in
ogni respiro, in ogni battuta (nell’accezione di barzelletta, facezia, motto di
spirito), ma tutti – tutti – la possiedono. Non era come un tempo, quando la
verità non ce l’aveva nessuno e doveva arrivare qualcuno, qualcuno
d’importante, a rivelarla. Oggi ce l’abbiamo, come abbiamo il rimedio per la tosse
o per il mal di testa. Siamo andati nello spazio, abbiamo nuclearizzato intere
città, abbiamo mappato il genoma umano (?) – e abbiamo anche la verità.
Non una verità, ma tutte. Non serve cercare. Non serve
pregare, meditare, riflettere. Pensare. Non occorre ritirarsi in un luogo isolato
dove non giungano i clamori della nostra società e lì, sopra una roccia a forma
di sedile appositamente posizionata dal buon Dio, concentrarsi, scavare dentro
di sé per raggiungere quella scintilla che sicuramente illuminerà la nostra
vita, risveglierà la nostra coscienza, ci eleverà dalla nostra condizione
mutevole e transitoria di esseri umani per farci abbracciare con un unico
sguardo il Creato e darci un fuggevole, meraviglioso istante d’assoluto.
Non serve. Abbiamo già a disposizione ogni verità. Come nei
mega supermercati. File e file di scaffali, ciascuno piegato sotto il peso di ogni
varietà possibile del prodotto. Verità (tutto d’un fiato!) pregnanti, sorprendenti,
scioccanti, inaspettate, rallegranti, erotiche, roboanti, agghiaccianti,
polemiche, sagaci (aggettivi, a me!).
Lo smartphone, la banda larga, il mercato unico, gli indici
finanziari, le pillole, il passato che torna, il futuro che è già qui e il
presente che non se ne andrà mai, niente è importante come l’avere a
disposizione la verità (tutte le verità). Questo è il vero progresso che l’uomo
ha compiuto negli ultimi anni (quasi senza rendersene conto).
Adesso scusate, ma vado a bere un bel bicchiere d’acqua.